Moriarty e il Mistero del Dodo, S. Rhei
Nel racconto si narra una misteriosa sventura: lo zio del protagonista, Theodosius, con la fidanzata Ophira, consegnano alla villa di James Moriarty (il protagonista) un Dodo. Nel racconto si crede che il Dodo fosse estinto, ma quando ne vedono uno in penne e ossa rimangono stupiti. Durante una cena nella quale sono invitate delle famiglie ricche il Dodo scompare, e spetta a James, Arabella e Jhon trovare il colpevole. Il genere del racconto è giallo, ed è scritto con parole chiare e scorrevoli.
Lo consiglio a chi non vuole leggere racconti complicati, a chi ha difficoltà a capire racconti lunghissimi e con parole difficili da comprendere, e, soprattutto, agli amanti del giallo.
Questo racconto è appassionante, soprattutto quando il protagonista ironizza, come per esempio quando dà il nome di sua sorella (Arabella) ad una chiocciola gigante, e quando il Dodo mangia un corallo prezioso al posto della ghiaia per masticare e spezzettare il cibo in bocca (perché il Dodo non ha i denti), ma non mi è piaciuta la fine del racconto, perché me la aspettavo diversa.
Zeina 2D
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