Il libro parla di una ragazzina, Billie, di dodici anni, la quale, a seguito della morte del padre, si trasferisce con la madre in una nuova casa situata in un paesino sul mare lontano dalla città in cui abitavano prima.
Il trasferimento, sin da subito, pesa a Billie, che teme che, allontanandosi dalla casa di città in cui lei e la mamma abitavano con il padre, il ricordo di quest’ultimo possa inesorabilmente svanire.
La situazione si complica quando nella nuova casa iniziano a verificarsi una serie di fatti inquietanti che convincono Billie che la casa sia infestata da un fantasma. Così lei, con l’aiuto della sua amica Simona e di un nuovo amico, Aladdin, inizia ad indagare per cercare la soluzione al mistero che si infittisce sempre di più con il passare dei giorni.
Ho apprezzato molto questo libro perché pur essendo rivolto a un pubblico giovane, aveva una buona dose di suspense e mi ha, quindi, tenuta con il fiato sospeso fino alla fine. Francamente, non credendo ad eventi soprannaturali, ho gradito il fatto che la spiegazione del mistero avesse una logica concreta e non fantasiosa, sebbene nell’ultima pagina il fatto che il lampadario continui a dondolare lasci la porta aperta a spiegazioni meno razionali.
Mi è piaciuta, inoltre, l’importanza che viene attribuita all’amicizia (quella di Simona, Billie e Aladdin) ed al messaggio che “l’unione fa la forza” e più menti riunite possano risolvere anche il più complesso dei casi.
GRETA 3A
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