Vox di Christina Dalcher
Le giornate trascorrono tranquille ma, con il nuovo governo al potere, l'intera America viene catapultata in un mondo che poco tempo prima sembrava così lontano e impossibile
Il nuovo governo nega alle donne ogni diritto tra cui scrivere, imparare, leggere ma soprattutto il diritto di parola. Infatti, tutte le donne hanno al polso un braccialetto magnetico che non gli permette di dire più di cento parole al giorno.
Una di queste milioni di donne è Jean McClellan che è, o meglio, era una delle dottoresse più importanti del paese fino alla salita al potere del nuovo governo che le ha tolto la voce, il lavoro, il passaporto, il conto in banca.
Tutti questi divieti sono validi solo ed esclusivamente per le donne che, non potendo parlare, sono obbligate a rimanere a casa a badare ai figli e alla casa.
Davanti a Jean appare una luce, la possibilità di ribellarsi e sarà proprio lei a scegliere se lottare oppure farsi schiacciare dalle idee patriarcali e maschiliste diffuse dal governo stesso.
I personaggi principali di questo racconto sono Jean, Lorenzo e Steven che insieme proveranno a opporsi a questo nuovo governo.
Questo libro mi è sembrato molto interessante e, nonostante il numero di pagine abbastanza lungo, risulta molto scorrevole e piacevole da leggere.
Inoltre ho apprezzato molto la grande grinta e determinazione da parte del protagonista nell'esprimere le sue idee e i suoi pensieri.
Consiglio molto questo libro perché riesce a farci riflettere molto sul fatto che abbiamo tutti una voce da far sentire se non vogliamo che un mondo che sembra così lontano e impossibile si avvicini sempre di più.
Una piccola critica c'è sul finale che sembra essere stato scritto in modo molto sbrigativo, non essendo all'altezza del resto del racconto.
Ilie 3^A
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