Il protagonista di Fight Club è un impiegato d'ufficio che soffre di insonnia. E' il classico uomo d'affari della quale viene mostrata la sua vita vuota.
È sei mesi che soffre di insonnia e narcolessia e un giorno incontra Tyler Durden, questo ragazzo affascinante, spericolato e anche un po' fuori di testa che per mestiere fa saponi.
Il protagonista è affascinato da questo personaggio che sembra quasi il suo opposto e inizia a vivere con lui e con il suo stile di vita.
E così piano piano si trascina in una vita fatta di bugie e di fallimenti, aprendo questo club segretissimo di boxe chiamato Fight Club nei sotterranei di un bar.
In questo modo lui crede di aver trovato una strada per compensare il vuoto della sua esistenza, in un mondo dove non ci sono limiti o regole. Ma questo sollievo è momentaneo, perché a un certo punto tutto appare nuovamente insensato.
Premetto che io ho visto prima il film e dopo ho letto il libro, ma ci tenevo tanto a farlo soprattutto perché ho amato veramente la produzione cinematografica, però ho comunque apprezzato molto anche il libro e non mi ha per niente annoiato (anche perché sono solo 190 pagine).
Questo rimarrà in assoluto uno dei miei libri preferiti anche per la sua originalità e per il modo in cui ti rivoluziona totalmente il modo di pensare e di vivere. Ti fa capire che non sempre il modo in cui alcune persone vogliono vivere la vita è uguale al nostro e anzi spesso è completamente diverso.
Questo libro fa una denuncia enorme alla società e forse è per questo che lo consiglio solo a chi ha un po' di perseveranza.
E' un libro che rileggerò sicuramente da più grande, per poter capire meglio e del tutto certi aspetti della società che per ora ancora non conosco.
Però la storia è comunque un colpo di genio quindi consiglio questo romanzo anche se non si è proprio “pazzi” per il genere.
Bianca 3A
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