Questo libro parla di una ragazza americana, Sarina, che per motivi di lavoro del padre si trasferisce in Liberia, in Africa. Qui incontra Boima, un ragazzo africano molto povero e fa amicizia con lui. Passano le giornate insieme raccontandosi le proprie vite ed andando incontro a molte avventure. La ragazza non può uscire di casa perché si deve occupare della madre malata e si incontra con il ragazzo sotto l'albero del mango. Lui le racconta delle leggende africane e di come la vita in Africa sia molto diversa da quella americana. Purtroppo la mamma di Sarina non è d'accordo che la figlia si frequenti con Boima, ma lei un giorno scappa per andare a conoscere la famiglia di lui ed incontra la sorella che le farà delle trecce molto belle. E proprio da quell'incontro Sarina capisce che gli uomini liberiani si possono avere due,tre mogli e che Boima aveva in casa una scimmia. Purtroppo Boima morirà di febbre gialla.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo, perché mi ha fatto conoscere un mondo nuovo con dei paesaggi stupendi, ma purtroppo molto povero. Fin da piccolissimi i bambini vanno a lavorare al Bazar, controllano i fratellini più piccoli e devono procurarsi il cibo da soli. Purtroppo si muore anche di malattie che nel resto del mondo vengono curate con le medicine. Mi è piaciuta anche la parte che descriveva le case africane: senza porte, ma con delle tende, con un'unica stanza senza finestre, il pavimento in terra battuta e senza letti, ma solo teli per terra.
Questo libro mi ha anche insegnato delle leggende africane in cui si parla di animali della savana.
Consiglio vivamente di leggere questo libro ai ragazzi della mia età.
Anita C. 2A
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