E’ ambientato nella Seconda Guerra Mondiale e parla di due bambini, Bruno, figlio di un comandante di un campo di concentramento, e Shmuel, bambino ebreo, che diventano amici. Questi due bambini si mettono a parlare alla stessa ora e nello stesso posto per circa un anno, fino a quando non succede qualcosa di terribile. Questo libro mi è piaciuto molto perché racconta la storia di un’amicizia speciale senza confini di razze.
“...alla mamma non piace Auschwitz dice che non è il posto adatto per crescere due bambini”
Giovanni 2A
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