martedì 9 aprile 2019

Dante una vita in esilio




"Dante. Una vita in esilio" di Chiara Mercuri è un libro a metà strada tra il saggio e il romanzo che ha il merito di restituirci un'immagine più autentica del poeta, lontana da quella stereotipata del sommo Vate. 
Ripercorrendo la vita di Dante, l'autrice ne esamina anche la probabile condizione psicologica: stati d'animo, riflessioni, paure e speranze. 
A Firenze negli anni dell'impegno civile, Dante è un combattente tenace e impulsivo, disposto, per difendere i valori in cui crede, a perdere tutto: la casa, la famiglia, gli amici, la sua vita. 
Negli anni dell'esilio, la rabbia lascia il posto alla consapevolezza che la sua  condizione non è provvisoria, ma il poeta non si rassegna, anzi il desiderio di riscatto si fa più forte e con la penna, la sua arma migliore,  combatte la battaglia più importante, quella per tornare a casa.
Ma non si limita, come in una cronaca, ad elencare aridamente i fatti, scrivendo la 
"Commedia", Dante racconta la sua vita e lo fa attraverso i simboli e le allegorie perché vuole che il lettore partecipi, si immedesimi e capisca fino in fondo quello che lui ha passato. 
A casa Dante non tornerà mai più, dovrebbe ammettere colpe che non ha commesso, così sceglie di morire lontano da Firenze, sceglie la propria dignità. 

Prof.ssa Botta

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