lunedì 26 aprile 2021

Cecità di J. Saramago

 


 

 

Che cosa è il mondo senza la vista? Miseria. Odio. Egoismo.

Questo è ciò che viene raccontato nel romanzo di Saramago, dove la popolazione, in un luogo e in un tempo non precisati, si ritrova inspiegabilmente sopraffatta da un’epidemia di cecità bianca. Inizia così il terrore, l'egoismo, l'indifferenza, la guerra di tutti contro tutti. La popolazione si trova nel caos, si divide in branchi, uccide, violenta, perde a seguito delle proprie azione quello che la distingue dalle bestie, la ragione.

Una metafora della vita, in cui la crudeltà dell'uomo viene rappresentata senza mezzi termini, in modo essenziale tra le righe delle pagine, dove la punteggiatura è in gran parte eliminata, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino alla fine dei capitoli,. Inoltre il racconto si focalizza sugli avvenimenti, non dando importanza alle cose futili per la continuazione del racconto, come i nomi dei personaggi.

Andando avanti con il racconto la domanda sorge spontanea: "Chi è davvero cieco?" Colui che è affetto da una cecità degli occhi, o colui che è affetto da una cecità del cuore?

Termino con il trascrivere una frase del romanzo che mi ha molto colpito: “Non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, ciechi che, pur vedendo, non vedono”.

Da leggere e far leggere, per metterci in guardia da quella che è la parte più spietata della natura umana, soprattutto in periodi come questi.

Melissa III D



 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento