In America, in un non lontano futuro, vengono delle nuove leggi che limitano le libertà delle donne, tra esse ce n'è una che stabilisce che le donne hanno a loro disposizione solo 100 parole al giorno.
Esaurite le 100 parole, un bracciale, che sono obbligate a tenere sul polso, avrebbe dato la scossa.
Il libro è raccontato da Jean la protagonista che proviene dall'Italia e fa il neurologo.
L'italia è visto come un paese molto più tranquillo e con più libertà rispetto all'America in cui Jean lavora e vive con suo marito e i suoi 4 figli, tra cui una figlia di 6 anni, anche lei purtroppo sottoposta alle stesse regole di tutte le altre donne.
In più alle bambine è vietata l'istruzione, la possibilità di imparare a leggere e scrivere.
A Jean un giorno viene chiesto di creare un siero per poter aiutare il fratello del presidente che soffriva di infermità.
Lei ne approfitta per cercare di liberare l'America da quello stato di schiavitù nel quale avevano ridotto le donne.
Secondo voi Jean accetterà l'offerta di curare il figlio del presidente? Cosa farà secondo voi la protagonista?
Questo libro mi è piaciuto abbastanza, tratta di un argomento attuale visto che anche ora le donne in molti paesi non hanno diritto di parola, quindi è importante parlarne.
NAOMI 3A
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