giovedì 10 giugno 2021

Concorsi

 


Noi della 3A siamo molto contenti, perché ben tre compagne, hanno vinto nei concorsi Sto vivendo un momento storico e Libera la creatività, a cui avevamo inviato testi scritti durante il primo lockdown e un booktrailer ispirato a  Proteste straordinarie, il libro a fumetti di cui abbiamo parlato in un post precedente. 

Qui sotto ci sono i testi e il video.      

Cronaca della spesa del mercoledì    

E' mercoledì mattina e, come ormai ogni mercoledì da quando è iniziata la quarantena, mamma si è alzata con l'idea di andare al supermercato. Siccome l'ultima volta è rimasta in coda per ben due ore oggi ha deciso di cambiare tattica, andrà al pomeriggio.

Io sono collegata per la videolezione e sa che non voglio essere disturbata, ma deve stampare l'autocertificazione. Allora inizia a fare capolino dalla porta scorrevole dello studio e mi dice: - Accendi la stampante, per favore. Fuori dalla porta la sua ombra che armeggia con il cellulare - starà cercando il modulo - penso io sorridendo. 

Finalmente la stampante sputa il modulo, ma con così tanta energia che il foglio finisce sulla telecamera del mio pc mentre per una volta era accesa.

Mamma fa di nuovo capolino dalla porta, mentre tutta la mia classe ride. Compila il foglio, indicando con esattezza il luogo in cui si recherà per la battaglia settimanale per conquistare il cibo, o almeno credo che lei la viva così, infatti ora la vedo armata di mascherina, mascherina di riserva, guanti, guanti di riserva, poi torna indietro a lavarsi le mani, poi si infila le scarpe e … va di nuovo a lavarsi le mani. Finalmente esce, un po' di pace, ah no, dopo due secondi la porta si riapre, ha dimenticato il cellulare. Esce e richiude la porta. Il tempo di arrivare alle scale e si ricorda di aver dimenticato le chiavi della macchina! Riapre la porta, io sono già lì pronta con le chiavi, lei si spaventa e tutto cade per terra. Va di nuovo a lavarsi le mani. Esce. 

Ora finalmente posso concentrarmi sulla mia lezione.

Dopo dieci minuti sento girare la serratura, possibile che abbia fatto così in fretta?

La mamma entra, si lascia cadere sulla sedia e spiega sconsolata: - Appena mi sono messa in coda, l'altoparlante ha annunciato la chiusura del supermercato!

Matilde            

 Torino, 15/08/2050 

Caro Ultimo, figlio mio, quando ieri sera hai visto in TV il documentario sull’emergenza Covid-19, mi hai subito telefonato e mi hai fatto molte domande che mi hanno commosso. Ora cercherò di rispondere a tutto con questa lettera. Mi spiace non essere al tuo fianco per risponderti direttamente, quello che hai visto e sentito raccontare ti avrà turbato, ma del resto sei in vacanza e ti potrò raggiungere solo nel fine settimana.

È stata una cosa improvvisa: era una domenica pomeriggio e quando tua nonna venne a prendermi agli Scout, mi disse che per qualche giorno avrebbero chiuso le scuole, perché stava circolando un virus molto pericoloso e bisognava rintanarsi in casa. Io ed i miei amici eravamo felicissimi, non potevano darci notizia migliore! Con il passare dei giorni, però, la situazione peggiorò sempre di più. Presto imparai parole che non avevo mai sentito: pandemia, intubare, distanza sociale, ecc. I casi continuavano a crescere, la gente moriva e le famiglie erano preoccupate. Si poteva uscire di casa solo con guanti e mascherina per andare a fare la spesa. 

Ieri mi hai detto: ” Mamma, è come se tu avessi vissuto in un film di fantascienza!”. Mi sentivo proprio così e la cosa è durata per vari mesi. Sono rimasta a casa per più di due mesi e mi ero organizzata abbastanza bene: guardavo le serie TV, giocavo con il nonno ai giochi di società (quei giochi vecchi che ti ho fatto vedere l’altro giorno nello scatolone), potevo sentire le mie amiche a distanza, ecc. 

Sinceramente non mi annoiavo molto, ma ero angosciata, spaventata e cercavo di lamentarmi il meno possibile. Mi sono sempre chiesta quando sarebbe finito questo incubo, ma purtroppo nessuno mi sapeva rispondere. Mi hai chiesto come le lezioni potessero continuare: i miei professori erano molto organizzati, facevamo tutti i giorni le lezioni online e andavamo avanti con il programma. Mi ricordo, come se fosse oggi, che la professoressa di italiano ci fece anche vedere un cartone intitolato “La Gatta Cenerentola”, che mi è piaciuto molto, quando ci vedremo lo farò vedere anche a te. 

Però il non andare a scuola mi mancava. La mia nuova scuola dove ci eravamo appena trasferiti! Il luogo dove ci si confida, si cresce e si impara. Mi mancava la mia compagna di banco con cui ridevo e scherzavo, i professori, i miei amici casinisti, i bidelli, l’ansia prima delle interrogazioni e perfino la puzza di sudore dopo aver fatto ginnastica! 

Quando finalmente uscii di casa mi ricordo che mi impressionò vedere tutta quella gente con le mascherine, sembravamo zombie! Per tanto tempo non riuscii ad andare al mare, che come sai adoro, addirittura ci avevano proposto di mettere in spiaggia delle paratie di plastica per non infettarci. Poi, finalmente, la notizia aspettata da tutti: avevano trovato il vaccino! Ancora oggi, il 22/08 è la Giornata Mondiale dei Medici. Infatti grazie a loro, che hanno rischiato la vita ogni giorno, e instancabilmente hanno cercato la soluzione a questa tragedia, molta gente si è salvata. Caro figlio questa esperienza mi ha insegnato ad apprezzare molte cose che ci sembrano scontate, ma non lo sono.

                                            Con affetto 

la tua mamma Anita                                                              

P.S.(IMPORTANTE): Ora ti spiego perché ho voluto chiamarti Ultimo: era un cantante molto famoso nel 2020 e nei momenti più brutti e tristi, le sue canzoni mi hanno aiutato tanto a tirarmi su di morale.

Anita




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