Il libro racconta la storia di Joseph Joffo un bambino di 9 anni, ebreo, che vive a Parigi nel 1941 e che non deve farsi catturare dai tedeschi.
La prima volta che Joseph e il fratello Maurice vanno via di casa, si recano a Mentone(Francia libera) dove vivono i loro due fratelli grandi, Albert e Henri.
Poco dopo che Joffo e Maurice arrivano dai fratelli, i genitori vengono catturati e Henri riesce a convincere l'SS a farli liberare e vanno a vivere tutti a Nizza. Quando l'Italia si allea con l'America, il padre decide di mandare Joseph e Maurice in un campo, "nuovo raccolto".
Arrivano in questo campo e conoscono molte persone fra cui Ferdinand, che un giorno li porta a Nizza, dove però si fanno catturare. Ferdinand non riesce a scappare ma Maurice e Joseph, dopo giorni in cui erano controllati dai tedeschi e dopo essere stati sottoposti a molti interrogatori, riescono a convincerli di non essere ebrei e a tornare al campo.
Un giorno il direttore sveglia i due fratelli nella notte e li avvisa che il loro padre era stato catturato e aveva i documenti con sé, quindi non ci voleva molto tempo prima che capissero che anche loro erano ebrei. Così li manda dalla sorella, dove però rimangono poco, perché raggiungono i due fratelli e la madre, però vanno via perché era troppo pericoloso stare in cinque in una casa e vanno a lavorare così che potevano vivere nella casa del loro capo.
Una mattina del 1944 Maurice sveglia Joseph e lo avvisa che la guerra era finalmente finita così dopo 3 anni tornano a casa.
Giulia 2A
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